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Lido Vannucchi Ph. |
Metti una sera a cena nel
cuore di una tranquilla cittadina di provincia. Un angolo di paradiso ricavato
da una vecchia officina, proprio dietro una delle piazze più famose del mondo,
che grazie all'ardire e alla passione di alcuni giovani, è stato riscoperto e
rivalutato - Punto Officina del Gusto. Da antica casa di piacere (e l’immagine sacra sopra l’ingresso ne è
la spia) a officina di manutenzione, e ora locale in perfetto stile minimal
chic e industrial insieme, con una ricerca maniacale e raffinatissima per i
dettagli second hand e il meraviglioso patio interno colorato da azalee in
fiore e un’antica fontana nascosta tra gli arbusti. Una vera e propria
metamorfosi, si potrebbe dire, che porta con sé le vestigia del passato: il
piacere e la tecnica.
Questo binomio è suggellato
da una cucina unica nel suo genere, sapientemente guidata da uno degli chef più
giovani e innovativi del momento, Damiano Donati, tatuatissimo e sempre
sorridente, che ci ha aperto le sue porte in occasione di questa serata
particolare, all'insegna di un menu rigorosamenteanti-vegetariano.
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Le mani d'oro di Damiano Donati |
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Maestria. Punto.
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Lo staff e la cucina |
Protagonista dell’evento, accanto allo chef e al suo team, la celebrazione
della carne, presentata attraverso un percorso quasi teatrale da un personaggio
davvero insolito: il “Beccaio” Michelangelo Masoni, vero e proprio artista (e
non lo chiamate macellaio, si offende).
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Lido Vannucchi ph. |
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Lo chef Damiano Donati con il Beccaio Michelangelo Masoni |
Il maestoso pezzo di
carne appeso che campeggia nella sala dà il benvenuto ai commensali ignari di
cosa li aspetti, finché comincia la cena-show guidata dal Beccaio che ci
conduce in un percorso rabelaisiano di ritorno alle viscere, alle origini. Dopo
un rituale iniziatico, dalla cucina escono i primi piatti – battuto di carne
cruda e carpaccio – da mangiare rigorosamente con le mani - e un meraviglioso
consommé con polpettina di carne servito nel patio in un cocktail glass.
Raffinatissimo e squisito.
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Preparazione del battuto di carne |
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Battuto di carne in preparazione |
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Consommé con polpetta nel cocktail glass |
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Consommé con polpetta nel cocktail glass |
A suggello della prima parte della serata, i
commensali vengono invitati a entrare nel ventre del locale, la cucina, in un
percorso a tappe tra i fornelli alla conquista della bourguignonne. In una ciotola
i bocconcini di carne, più avanti una padella con olio bollente in cui tuffare
per pochi secondi il bastoncino, e poco più in là un tris di salse speciali. Un
trionfo di sapori sorprendenti e inusitati che deliziano tutti.
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Bourguignonne |
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Le salse per la bourguignonne |
La seconda parte dello
show viene di nuovo introdotta dal Masoni che rievoca l’antico mestiere della
macellazione della carne, attraverso un tappeto di erba e fiori, metafora
arcadica che polemizza sottilmente sugli odierni processi industriali di
trattamento delle carni.
Il colpo di grazia finale e il trionfo carnivoro si
dispiega nei piatti con una meravigliosa costata di manzo morbidissima, cotta
lentamente con affumicatura e servita con verdure di stagione – barbabietole e
cipollotti.
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Il taglio della carne |
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I cipollotti |
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Le barbabietole |
Che serata unica al
Punto! Perfetta in tutto, l’ambientazione, l’affabilità del personale di sala e
di cucina, la presentazione di materie prime di qualità eccelsa – in primis la
carne del Masoni -, la maestria dello chef Donati, e l’atmosfera teatralmente
ancestrale e quasi mistica in cui siamo stati calati. Carnalmente. Punto.