sabato 30 luglio 2011

Dolcetti di susine goccia d'oro

Buon sabato a tutti golosi lettori!
Oggi sono contenta, è sabato, i pensieri del lavoro sono lontani, è tornato il caldo e il sole pieno che fa sudare e che invoglia ad andare al mare dimenticando tutto il resto!
In omaggio quindi alla bella giornata e al buonumore, vi racconto una ricetta che ho appena realizzato (in cucina c'è ancora il profumo, anche se non ho potuto resistere all'assaggio, con rischio di ustione di terzo grado della lingua...). La mia collega Nadia ieri mi ha regalato una quantità industriale di susine del suo albero, già molto mature, e io, indecisa se farci una marmellata o un dolce, ho optato per la seconda possibilità, forte di una ricetta trovata su una rivista. Ed ecco qui questi scrigni.

DOLCETTI DI SUSINE GOCCIA D'ORO

Ingredienti:
300 g. di susine goccia d'oro
100 g. di zucchero semolato
125 g. di farina 00
2 uova
60 g. di burro + 30 g. per gli stampi
1/2 bustina di lievito
1 cucchiaio di granella di zucchero (io zucchero di canna)


Procedimento:
Imburrate 6 stampini monoporzione dai bordi alti. Sciacquate le susine, asciugatele, sbucciatele e tagliatele a pezzettini, poi mettetene un quarto sul fondo degli stampini.
Preriscaldate il forno a 210°, mentre in una terrina sbattete le uova con lo zucchero. Aggiungete poi la farina e il lievito, il burro sciolto in un pentolino (o nel microonde), e infine le susine rimanenti. Mescolate bene poi dividete l'impasto negli stampini.
Cuocete per circa 30 minuti, poi sfornate e togliete immediatamente dagli stampini, posizionandoli capovolti su un vassoio, fate freddare e cospargete di granella di zucchero.







Oggi abbondo in foto, ma la bontà è tale che meritano davvero un bel servizio fotografico, anche perché temo che spariranno in fretta!
Bon appétit!!!

giovedì 28 luglio 2011

Lasciare una traccia. La torta della nonna

Ciao a tutti!
In questi giorni penso spesso a quanto sia importante poter coltivare una passione ma - scusate se posso sembrarvi poco modesta - non la "solita" passione intesa come hobby, tipo il découpage, il giardinaggio o il collezionismo più variegato, o quant'altro serva a svagarsi e a ricrearsi. Ultimamente vado spesso ai concerti (dal rock al jazz, passando per la classica), in questi giorni poi sto seguendo in tv i mondiali di nuoto (il mio primo vero amore), e mi accorgo che per nostra grande fortuna il mondo pullula di persone che, seppur con enormi sacrifici e tanto studio e allenamento, riescono a trasformare la propria forza, arte, conoscenza, in un momento indimenticabile in grado di emozionare non solo loro stessi, ma anche chi li circonda. Insomma, con la loro passione riescono a tracciare un solco che resterà indelebile, e per me questo è uno di quei sogni che coltivo da sempre, per quanto non mi importi affatto vincere una medaglia d'oro ai mondiali di nuoto, o esibirmi in concerto davanti a 100.000 persone!!!
Ovviamente le mie ambizioni sono molto più modeste, mi basta far felici pochissime persone per sentirmi appagata (e di sicuro senza esibirmi su un palco!), però l'idea di lasciare una traccia di sé (e non mi riferisco solo al fatto di procreare per dare continuità alla specie, beninteso) dovrebbe rappresentare per tutti la molla per vivere ogni giorno al meglio, senza farsi sopraffare dalla quotidianità che tutto appiattisce senza far trapelare emozioni. Beato chi ci riesce!
Intanto, per tornare alle cose più prosaiche (e comunque in tema), ma che contribuiscono a rendere più lieto il quotidiano, la traccia che voglio lasciare di questa giornata riguarda una ricetta trovata su un libro pubblicato da un mio amico editore (nonché collega traduttore), "Cucina Vera", che vi consiglio di cercare in libreria (la solidarietà tra colleghi umanisti non è mai troppa!). Beccatevi questo evergreen che non delude mai!

TORTA DELLA NONNA

Ingredienti:

Pasta frolla
200 g. di farina
125 g. di burro
125 g. di zucchero
1 uovo + 1 tuorlo
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale

Crema pasticcera
1/2 l. di latte
4 tuorli d'uovo
3 cucchiai non troppo colmi di farina
4 cucchiai di zucchero
un pizzico di sale
la scorza di un limone (o un baccello di vaniglia)
100 gg. di pinoli

zucchero a velo per decorare

Procedimento:
Preparate la crema. Montate i tuorli con lo zucchero finché non diventano chiari e spumosi. Unite poco per volta la farina mescolando bene e quindi 2 cucchiai di latte per diluire un po' il composto. Mettete il latte sul fuoco in un pentolino con la scorza di limone e un pizzico di sale; quando bolle togliete dal fuoco. Unite al latte il composto di uova e rimettete sul fuoco, girando di continuo con un mestolo di legno e fate addensare la crema. Questa crema non "impazzirà" perché contiene parecchia farina. Togliete la scorza di limone e fate freddare.
Preparate la frolla impastando tutti gli ingredienti e fate riposare per almeno mezz'ora in frigo, poi dividete l'impasto in due parti, una un po' più grande dell'altra. Con il matterello stendete la parte più grande e ricoprite il fondo e i bordi di una tortiera di ca. 24 cm.
Mescolate alla crema i pinoli, e versatela sopra la frolla stesa, ricoprite poi con un disco ottenuto con l'impasto restante, ripiegate i bordi e cuocete in forno a 180° per circa 45 minuti.
Una volta cotta, fate freddare, cospargete di zucchero a velo e servite.


Superba!
Bon appétit!!!

martedì 26 luglio 2011

Una poesia in salsa allo yogurt e miele

Ciao a tutti cari food lovers!
Oggi prima di sbirciare in cucina, voglio lasciarvi una poesia di una delle più importanti figure letterarie del Portogallo contemporaneo, Sophia de Mello Breyner Andresen, morta da pochi anni ma ancora viva tra le pagine più importanti della letteratura europea, sebbene abbastanza sconosciuta a casa nostra (e non c'è da stupirsi, non è una novità). La poesia qui di seguito appartiene alla raccolta "Navegações" (Navigazioni), ed è stata tradotta da una mia amica che me ne ha fatto dono. E io regalo a voi questo piccolo frammento.
Occhi aperti del navigatore
Mutano qui luce ombra colore
E anche volti e gesti si accordano
Secondo elaborate stranezze
Diverso il profilo dell'onda e della roccia
Code di drago seguono le navi

In portoghese:

Olhos abertos do navegador
Mudam aqui a luz a sombra a cor
E também faces e gestos se modulam
Segundo elaboradas estranhezas
Outro o recorte da vaga e do penedo
Caudas de dragões seguem os barcos

La ricettina di oggi prende spunto da queste suggestioni marine, forse non tanto atlantiche, ma molto mediterranee... andiamo?
SALSA ALLO YOGURT CON MIELE E ANETO

Ingredienti:
150 g. di yogurt greco
1 cucchiaino di miele millefiori
1 cucchiaino di aceto balsamico (o succo di limone)
1 cucchiaino di aneto
2 cucchiai di olio evo buono
un pizzico di erbe provenzali
sale e pepe q.b.

Procedimento:
In una terrina mescolate bene lo yogurt con il miele, aggiungete l'olio e l'aceto, e poi a seguire le spezie, il sale e il pepe. Riponete in frigo fino al momento di servire.
E' una salsa straordinariamente versatile, ottima con una bella grigliata di scampi e gamberi, oppure con le carni bianche, grazie al sapore agrodolce e al carattere che le conferisce l'aneto, ma è speciale anche sulle verdure grigliate, sui pomodori, o più semplicemente su una bella fetta di pane nero!

Bon appétit!!!

lunedì 25 luglio 2011

Un rospo da bacio

Buon inizio di settimana!
Spero abbiate trascorso un weekend sereno e rilassante! Nonostante la pioggia di ieri che mi ha impedito di ritoccare l'abbronzatura (che tragedia...) e di spaparanzarmi al sole, sono riuscita comunque a trascorrere una serata pressoché indimenticabile... finalmente sono riuscita ad andare al concerto di Jamiroquai che è venuto proprio nella mia città, a 2 chilometri da casa, wow! Non c'è cosa che faccia più soddisfazione del poter andare a un concerto in bicicletta, evitando così code, parcheggi costosi, e attese interminabili prima del concerto! La cosa più bella è che ero molto vicina al palco, per cui ho potuto deliziare anche gli occhi, oltre alle orecchie, senza grossi sforzi di contorsionismo o stretching per vedere lo spettacolo!
Ieri a pranzo, complice il brutto tempo, e per fare il pieno di energie in vista delle danze della sera, ho cucinato un bel pranzetto che vi racconto subito e che ci ha lasciati proprio soddisfatti.

CODA DI ROSPO IN CROSTA DI SPECK

Ingredienti per 2 persone:
600 g. di coda di rospo fresca
4 fette di speck affettato non troppo sottile
2 zucchine verdi piccole
1 spicchio d'aglio
mezzo bicchiere di vino bianco secco
mezzo cucchiaino di aneto
qualche bacca di ginepro
un cucchiaio di erbe provenzali (timo, rosmarino, origano, salvia, maggiorana, alloro, prezzemolo, ginepro, finocchio, santoreggia)
olio evo
sale e pepe q.b


Procedimento:
Lavate bene il pesce sotto l'acqua (io me lo sono fatto pulire dal pescivendolo), poi aciugatelo e avvolgetelo nelle fette di speck. Legate con lo spago e adagiatelo in una pirofila, poi aggiungete le zucchine mondate e tagliate a bastoncini sottili, le bacche di ginepro, l'aglio, le erbette, il sale (un pizzico) e il pepe nero, irrorate con un filo d'olio e infornate a 190° per una ventina di minuti (ma ovviamente i tempi di cottura dipendono dalle dimensioni del pesce - a me 20 minuti sono bastati). A metà cottura bagnate con il vino bianco e girate ogni tanto il pesce.
Servite caldo


L'aroma affumicato dello speck si è trasferito sulla carne rendendo quest'incontro tra mari e monti davvero speciale!!
Bon appétit!!!

venerdì 22 luglio 2011

Passion week

Ciao a tutti amici lettori!
Ahhh, finalmente è venerdì e posso tirare un sospiro di sollievo, dimenticarmi del lavoro e delle tribolazioni per far spazio a ciò che più mi piace, ovvero gozzovigliare!!!
E' stata una settimana dura, però fa una certa soddisfazione potersi guardare alle spalle con un sorriso a denti stretti e sentirsi in pace con la propria coscienza, consapevoli di avere dato il meglio, nonostante la stanchezza e alcuni problemi irrisolti (ma che difficilmente trovano soluzione nell'immediato, ahimè). Sono contenta di essere a casa, rannicchiata sulla sedia di cucina, con il familiare ronzio del forno in sottofondo a sprigionare profumi di cibo buono preparato con quella calma antica che sembra non appartenere più al modus vivendi di oggi, ma che io mi ostino a cercare.
E dunque, a proposito di forno (tanto il solleone di luglio sembra essere una parentesi conclusa, viste le temperature settembrine), oggi vi propongo una ricetta leggera e salutare, ottima in questo periodo pre-vacanziero (o post-vacanziero, per quei fortunati che hanno già potuto godersi le ferie).

CROSTATA CON CAROTE E PINOLI


Ingredienti:
1 rotolo di pasta brisée
1 kg. di carote
20 g. di ricotta vaccina
200 ml. di vino bianco secco
100 ml. di brodo vegetale
50 g. di pinoli
2 cucchiani di aneto
noce moscata  grattugiata
una manciata di parmigiano reggiano
qualche foglia di basilico fresco
sale e pepe nero q.b.


Procedimento:
Mondate le carote, lavatele e fatele a pezzi non troppo grossi. Mettetele in pentola a pressione con il vino e il brodo e cuocete per 10 minuti dal fischio.
In una terrina schiacciate la ricotta con una forchetta, aggiungete l'aneto, la noce moscata, il sale, il pepe, il basilico sminuzzato con le dita, un po' di parmigiano e poi le catote ridotte in poltiglia. Amalgamate bene e poi versate il composto su una tortiera foderata con la pasta brisée. Prima di infornare distribuitevi sopra i pinoli e una spolverata di parmigiano.
Cuocete a 200° per una mezz'ora, e servite calda o tiepida.

Ottima anche come antipasto, oppure come secondo, accompagnata da un'insalatina a base di rucola e pomodorini!
Bon appétit!!!

martedì 19 luglio 2011

Mangiare in bianco

Ciao a tutti!
Nella parentesi protoautunnale di oggi, in cui l'estate si è per un attimo eclissata dietro nembi carichi di pioggia e aria fresca, io cerco di trattenere comunque la sua presenza con un brano che vi propongo qui di seguito, prima di portarvi in cucina.


La ricetta di oggi è un esperimento ispiratomi dal bellissimo blog Cucinando con mia sorella, e che ho eseguito passo passo con ottime soddisfazioni.

BIANCOMANGIARE (RICETTA BASE)


Ingredienti (le ho dimezzate rispetto alla ricetta originale):
500 ml. di latte parzialmente scremato
60 g. di zucchero semolato (io zucchero a velo)
la scorza di un limone
40 g. di amido di mais
mandorle o pistacchi per guarnire

Procedimento:
Scaldare il latte in un pentolino, tenendone da parte un po', e unitevi lo zucchero e la buccia di limone. Nel latte avanzato sciogliete l'amido di mais, e poi aggiungetelo al latte caldo mescolando spesso finché non comincia ad addensarsi. Togliete la buccia di limone e versate in 4 stampini da budino, poi ponete in frigo per almeno 5-6 ore. Al momento di servire, sformate, guarnite con mandorle o pistacchi e qualche fragola o lampone (ma anche scaglie di cioccolato, per chi non può mai farne a meno).

Di una semplicità e leggerezza incredibili, senza panna né colla di pesce, veloce e buonissimo, anche a merenda!
Bon appétit!!!

lunedì 18 luglio 2011

Cous cous zenzero, zucchine e mais

Ben ritrovati a tutti voi!
Mamma mia che giornate intense ho passato ultimamente, neanche un minuto per cucinare o da dedicare al riposo... ma è stato un bellissimo weekend! E' venuta a trovarmi un'amica ed ex collega, direttamente dalla Bassa Padana, a portare un po' di calore e sorrisi, e tra cene, mare, passeggiate, chiacchierate e confidenze, non ci siamo mai fermate un attimo. Mi ha anche portato la sua fantastica sbrisolona, con tanto di ricetta della sua mamma, per cui state pronti, tra qualche giorno ve ne parlerò!
Oggi invece, tanto per non perdere il ritmo, sono di corsa (meno male che d'estate i ritmi lavorativi dovrebbero rallentare...), e non posso perdermi troppo in chiacchiere, né in ricette particolarnente elaborate. Però ho trovato lo stesso il tempo di prepararmi una cenetta sfiziosa (da una ricetta scovata sfogliando qua e là varie riviste), che dunque vi racconto subito subito!

COUS COUS ZENZERO, MAIS E ZUCCHINE

Ingredienti per 2 persone:
90 g. di cous cous precotto
2 zucchine piccole
mezzo cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
100 g. di mais in scatola
mezzo limone
una bustina di zafferano
alcune foglie di basilico
79 g. di scamorza affumicata
olio evo
sale e pepe


Procedimento:
Mondate le zucchine, tagliatele a tocchetti piccoli e fate sbollentare per alcuni minuti in 300 ml. di acqua in cui avrete fatto sciogliere lo zafferano. Scolate le zucchine con una schiumarola e nell'acqua ancora bollente gettate il cous cous. Coprite e fate riposare per una decina di minuti.
Una volta freddate le zucchine, conditele con sale, pepe, olio e lo zenzero grattugiato, poi unite il basilico, il mais sciacquato, un po' di succo di limone e la sua scorza grattugiata.
Fate freddare anche il cous cous su una spianatoia, sgranatelo con una forchetta, e aggiungetelo alle verdure in un'insalatiera. Da ultimo guarnite con i dadini di scamorza e servite.


 Freschissimo e molto profumato, si presta bene anche per essere mangiato in spiaggia, e si conserva in frigo per alcuni giorni (anche se a me non ne è avanzato nemmeno un granello, come al solito)!
Bon appétit!!!

giovedì 14 luglio 2011

Fusilli con zucchine e bottarga

Ciao a tutti!
Continuano le giornate deliranti di lavoro, anche se la solitudine sta per terminare, almeno quella.
Prima di rituffarmi nel lavoro, vi lascio subito una ricetta iperveloce che mi sono cucinata al volo ieri sera prima delle prove di danza (e dunque molto leggera).

FUSILLI CON ZUCCHINE E BOTTARGA

Ingredienti per 2 persone:
200 g. di fusilli
2 zucchine chiare piccole
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale e pepe nero
un cucchiaio di bottarga di muggine grattugiata

Procedimento:
Mentre l'acqua per la pasta si scalda in pentola, mondate le zucchine, tagliatele in bastoncini sottili e fate cuocere in padella con olio evo e uno spicchio d'aglio, per circa 5 minuti. Salate, togliete l'aglio e fate riposare.
Cuocete la pasta al dente, poi terminate la cottura direttamente in padella insieme al condimento, a fiamma viva.
Fuori dal fuoco aggiungete una generosa spolverata di bottarga e di pepe e servite calda o leggermente tiepida.

Adoro la bottarga (un altro di quegli ingredienti che ho utilizzato in questi giorni solitari, per cui non mi sono risparmiata nelle dosi), ha un sapore intenso che sta proprio bene con la pasta e le zucchine e non deve essere elaborata!
Bon appétit!!!

martedì 12 luglio 2011

Caponata in solitudine

Ciao a tutti cari lettori!
Ancora non vi siete sciolti dal caldo? Stamani verso mezzogiorno il mio termometro segnava 39°, ma io, impavida, all 14 ho preso la mia biciclettina per andare al lavoro (in ufficio ho l'aria condizionata, altrimenti oggi non mi sarei neanche mossa di casa)!
In questa calda cornice in questi giorni si iscrivono tutta una serie di eventi di cui approfitto per parlarvi. I miei genitori sono partiti per una bella vacanza sulle Dolomiti, Paolo è partito ieri mattina per una mini tournée musicale niente po' po' di meno che a Milano, Roma e Napoli, al seguito di un nome famoso della musica internazionale (lui mi odierà per questa pubblicità indiretta, ma io vado fiera di quello che sta facendo). Aggiungiamo pure che io sono oberata di lavoro, in ufficio e a casa, e venerdì prossimo ho pure il saggio di fine anno della mia scuola di danza e tutte le sere ho le prove (per almeno un paio d'ore, senza aria condizionata). Detto questo, secondo voi, come dovrei sentirmi in questi giorni? Be', vi dirò, sto benissimo!
Se non fosse per la voglia di scappare qualche giorno lontano da qui, io mi sentirei una regina. Non ho orari né per mangiare, cucinare, solo per andare al lavoro, e volendo potrei mangiarmi tutte le schifezze che voglio, anche se in realtà non è così. O meglio, la solitudine di questi giorni mi ha dato il la per mangiare cibi di cui vado matta ma che a Paolo non piacciono particolarmente, tra cui le melanzane, di cui sto facendo davvero indigestione!
Oggi infatti vi propongo un contorno che mi sono cucinata in quantità industriale in modo da farlo durare per qualche giorno.

CAPONATA LIGHT

Ingredienti:
3 melanzane scure
3 pomodori perini
1 cipolla (o scalogno)
20 olive nere
30 g. di capperi sotto sale
30 g. di uvetta
20 g. di pinoli
6 foglie di basilico
200 ml. di birra chiara
10 g. di zucchero
olio evo
sale e pepe

Procedimento:
Lavate le melanzane, tagliatele a cubetti e mettetele sotto sale per una mezz'oretta, poi sciacquatele e asciugatele. Sbucciate i pomodori dopo averli sbollentati, eliminate i semi, affettate la cipolla, mettete l'uvetta in acqua tiepida per farla rinvenire e tagliate il basilico grossolanamente. Fate rosolare la cipolla nell'olio in una casseruola, poi aggiungete le melanzane e fate cuocere qualche minuto. In seguito unite lo zucchero, i capperi ben sciacquati sotto l'acqua, le olive, l'uvetta e i pinoli. Mescolate bene, bagnate con la birra, salate e pepate e lasciate cuocere a fuoo medio per una mezz'oretta, girando ogni tanto.



Deliziosa anche fredda, magari in compagnia di una bella mozzarella di bufala!
Bon appétit!!!

sabato 9 luglio 2011

Crostata crema e pesche

Buon weekend cari lettori accaldati!
Non so dalle vostre parti, ma qui è arrivato il caldo africano, quello che fa sudare anche stando fermi, stesi sul divano con le gambe all'insù per far salire la pressione... e che fa passare la voglia di cucinare piatti caldi lasciando il posto a bevande ghiacciate, insalate di tutti i colori e sapori. Tutto pur di non accendere il forno.
Ma non è il mio caso! Ieri pomeriggio, con 35° e un tasso di umidità amazzonico, ho preparato una crostata per il compleanno di mio suocero (non sono sposata, ma per comodità parlo di suoceri!). Naturalmente preparare la pasta frolla è stata un'impresa, il burro sudava solo a guardarlo e la consistenza dell'impasto è rimasta molliccia nonostante l'abbia tenuto in freezer per una mezz'oretta (alla faccia dell'abbattitore), ma il risultato finale ha lasciato diversi palati più che soddisfatti.
Vi racconto subito come ho speso il mio pomeriggio!

CROSTATA CON CREMA MOUSSELINE E PESCHE

Ingredienti:
crema mousseline
250 g. di farina 00
120 g. di burro a tochetti
110 g. di zucchero semolato
un pizzico di sale
1 uovo + 1 tuorlo
la scorza grattugiata di un limone
4 pesche noci gialle
zucchero a velo per rifinire

Procedimento:
Preparate la crema mousseline e fatela freddare in frigo per un'oretta.
Nel frattempo preparate la frolla impastando tutti gli ingredienti, poi fatela riposare al fresco per almeno mezz'ora. In seguito stendetela con il matterello fino a ottenere lo spessore di mezzo centimetro, ritagliate un disco di 26 cm., adagiatela su una tortiera e tagliate delle strisce di pasta per fare i bordi della crostata. Coprite con carta da forno e fagioli secchi e cuocete in forno a 180° per 20 minuti, di cui gli ultimi 5 senza carta né fagioli.
Una volta fredda, sformate, ponete in un piatto tondo e riempite con la crema fino a formare uno strato uniforme. Decorate con le pesche noci tagliate a fettine e da ultimo spolverate con zucchero a velo per "lucidarle" e addolcirle (qualora fossero un po' asprigne come le mie). Conservate in frigo fino al momento di servire.



Davvero una bella cena, serena e gustosissima (anche il bbq di Paolo è stato notevole), conclusa proprio dignitosamente!
Bon appétit!!!

martedì 5 luglio 2011

Gnocchi fucsia anni '80

Ciao a tutti!
Rieccomi qua per lasciare quattro righe, tra un impegno e l'altro, in attesa delle agognate ferie di là da venire.
Oggi vado subito al sodo - a malincuore non posso tediarvi con i miei pensierini! -  voglio parlarvi di una ricetta un po' stravagante, dai colori intensi, che mi ricordano i meravigliosi anni '80 - che tanto hanno cullato la mia adorata infanzia - ma dai sapori molto delicati, che ho preparato ieri pomeriggio in un momento di pausa: gli gnocchi fucsia!
Eccovi subito subito la ricetta.

GNOCCHI IN FUCSIA

Ingredienti:
800 g. di patate a pasta gialla
300 g. di barbabietole rosse
1 uovo
300 g. di farina 00
sale
noce moscata

Procedimento:
Lessate le patate e le barbabietole senza sbucciarle, poi pelatele ancora calde, schiacciatele con lo schiacciapatate, e impastate con la farina, l'uovo, il sale e un pizzico di noce moscata grattugiata. Con le mani formate dei rotolini, tagliateli con un coltello dalla parte opposta della lama, e cuocete in acqua salata finché non verranno a galla.
Condite a piacere, io ho usato la pomarola mescolata con un cucchiaino di pesto alla genovese (che in questi giorni non manca mai, vista l'abbondanza della mia "siepe" di basilico in giardino).


Ammetto che a vedersi non sono proprio bellissimi, o meglio, questo colore così acceso li rende quasi irriconoscibili (può sembrare unospezzatino o una tartare di manzo), ma vi assicuro che al palato sono inconfondibili, e si sciolgono in bocca!
Bon appétit!!!

sabato 2 luglio 2011

Casereccetera

Buon weekend a voi tutti!
Finalmente è arrivato sabato, ma soprattutto è arrivato luglio, il mese che preferisco in assoluto - anche se fa un caldo incredibile, ma credo sia un retaggio dei tempi della scuola, quando luglio era il primo vero mese di vacanza e potevo spassarmela al mare mentre il pensiero dello studio era lontano - in cui il sole abbacinante dora il grano nei campi e fa maturare la frutta e la verdura più buona e succosa di tutto l'anno!
Mai come in questo momento mi giunge "a fagiuolo" una delle poesie più famose - e scolastiche, anche se resta una delle mie preferite - di Montale. La posto qui per voi, se mai ci fosse bisogno di rinfrescarsi la memoria.

Meriggiare pallido e assorto

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

 
Bellissima.
E ora seguitemi in cucina!

CASERECCE CON PESTO, SALMONE AFFUMICATO, ZUCCHINE E PINOLI TOSTATI


Ingredienti per 2 persone:
200 g. di caserecce
30 g. di salmone affumicato
1 zucchina chiara
2 cucchiai di pesto alla genovese (fatto in casa con pinoli, basilico, aglio e pecorino sardo)
 una manciata di pinoli
un goccio di vino bianco secco
olio evo
sale e pepe q.b.

Procedimento:
Mentre l'acqua per la pasta si scalda sul fuoco, sminuzzate il salmone e tagliate la zucchina a rondelle molto sottili, che farete saltare in padella con poco olio per 5 minuti. Sfumate con un goccio di vino bianco e spegnete il fuoco.
Buttate la pasta, fate cuocere una decina di minuti, scolate, mantecate con il pesto alla genovese, aggiungete il salmone e le zucchine e da ultimo rifinite con i pinoli precedentemente tostati per qualche minuto in padella.

Un primo piatto veloce e squisito!
Bon appétit!!!
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