domenica 4 ottobre 2015

Il dilemma del muffin

Ben ritrovati a tutti voi, cari lettori!

Chi di voi non ha mai mangiato i muffins? Sono più che sicura che questi dolcetti ormai popolano quotidianamente le vostre case, si trovano ovunque, in pasticceria, nei bar, nei forni, e più che mai al supermercato (e qui stendiamo un velo pietoso, ma tant'è).
Ma forse non tutti sanno che esistono due tipi di muffins, quello inglese e quello americano, ognuno con il proprio procedimento, storia e sapore.
Il muffin inglese prende forma da una pasta lievitata piatta che gonfiando forma delle fessure e dei buchi e viene cotto su una piastra calda. L'origine del muffin pare risalire al X secolo in cui cuocevano degli anelli di pasta sul fornello o in padella.
I muffin americani differiscono dai muffin inglesi nella lavorazione. L'impasto è più liquido, e si usa il lievito chimico anziché il lievito di birra (tanto che i muffin inglesi sono tipo dei panini semidolci). Originariamente i muffin americani usavano la potassa come agente lievitante, fino al 1857 circa quando è stato introdotto il lievito chimico. Durante la metà del 1700 la prima ricetta del muffin è stata stampata e sua la popolarità è aumentata a tal punto che si vendevano per le strade.
Negli Stati Uniti, tre stati - Minnesota, Massachusetts e New York - hanno dichiarato il muffin proprio dolce nazionale: il Minnesota il muffin ai mirtilli, il Massachusetts al mais e a New York  il muffin di mele.
I muffins più diffusi in Italia sono indubbiamente quelli americani, e sono ormai un classico dei nostri prodotti da forno.
Per celebrare questa domenica autunnale, vi suggerisco quindi una ricetta speciale, direttamente dal libro Golosi di salute di Montersino, e da me lievemente modificata.

MUFFINS ALLO YOGURT E GOCCE DI CIOCCOLATO ALLE NOCCIOLE

Ingredienti
50 g. di olio evo
40 g. di burro
20 g. di tuorli
115 g. di uova
175 g. di albumi
140 g. di zucchero a velo
190 g. di farina
50 g. di amido di riso
10 g. di lievito chimico
80 g. di yogurt bianco
1 stecca di vaniglia Bourbon

cioccolato alle nocciole in scaglie
mandorle in scaglie

Procedimento
In una ciotola montate zucchero a velo, il burro a temperatura ambiente e l'olio evo, quindi unite lo yogurt, gli albumi, le uova, e i tuorli, fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Incorporate quindi la farina setacciata con il lievito, i semi estratti dalla stecca di vaniglia, l'amido di riso, emulsionando con un mixer a immersione  in modo da ottenere una pastella liscia.
Versate il composto negli appositi stampini di carta, riempiendoli fino a 3/4. Cospargete di scaglie di cioccolato e di filetti di mandorle, quindi infornate a 190° per una ventina di minuti (ricorrete alla prova stecchino per verificare la cottura).
Una volta sfornati, fate intiepidire e cospargete di zucchero a velo.




Soffici come nuvole, golosi come le ciliegie. Se li riscaldate per pochi secondi, anche nel microonde, vi delizieranno ancor di più!
Bon appétit!!!

martedì 4 agosto 2015

Punto Officina del Gusto. Dalle pupille alle papille

Ben ritrovati a voi tutti!

Oggi niente ricette, ma non scappate, vi aspetta un viaggio sensoriale che vi lascerà esterrefatti e collegherà le vostre pupille direttamente alle papille. L'acquolina in bocca salirà a tal punto che non resisterete e sarete naturalmente guidati a venire a Lucca - gran bella cittadina, immancabile tappa di un grand tour toscano per cui basta anche un weekend - per conquistarvi un posto a sedere al Punto - Officina del Gusto.
Un ristorante abbastanza atipico, su cui si stanno spendendo molte belle e importanti parole, con una brigata cordiale e molto competente guidata da Damiano Donati, chef giovane e geniale (oltre che bellissimo e supertatuato). Poiché io non sono una critica enogastronomica, ma sono una gran buona forchetta e un'edonista del gusto, non vi parlerò dei piatti, bensì voglio invitarvi e invogliarvi a scoprirli da soli.
Seguitemi in questa galleria di sapori e forme, ma non provate a immaginare il sapore, ché quella è un'esperienza imprescindibile, tutta fisica e multisensoriale di cui davvero non dovreste privarvi.
Allacciatevi i tovaglioli e seguitemi!





La Frittella di Lenticchia e la Melanzana
Il Blinis di Ceci e la Verdura Marinata
Il Riso vegetale di Mare

Lo Spaghetto, il Burro e la Susina Acerba

Lo Spiedino di carne con la Giardiniera di Carota

Il Galletto con Chips di Patate e la Maionese nera


La Tartelletta e il Frutto di Bosco


Nota bene: Ogni mese il menu del Punto si rinnova in base alla stagionalità delle materie prime e alla fantasia debordante dello chef, motivo in più per tornare una seconda volta, ma anche una terza, una quarta...
Fatemi sapere se non ho ragione. Punto.
Bon appétit!!!

lunedì 20 luglio 2015

Rosso gazpacho

Ciao a tutti!
Chi di voi non conosce il gazpacho metta un dito qui sotto, che ci penso io farvi venire voglia di provarlo.
Questa meravigliosa zuppa fredda è uno dei piatti principe dell'Andalusia, in quel sud della Spagna che tanto amiamo per il jamón ibérico per lo sherry, e sulle cui origini si sa che è di sicura derivazione araba - le fonti parlano di gazpacho bianco, fatto con aglio, mandorle, pane, olio, aceto, albume, fagiolini, acqua e sale. Nel corso dei secoli si sono aggiunti altri ingredienti, grazie alle materie prime che giungevano dalle Americhe, quali il pomodoro e il peperone, come scritto nel testo "Practicón. Tratado completo de cocina", di Angel Muro, del 1891, che definisce il gazpacho "un piatto molto gradevole che non trova classificazioni nella gastronomia, ma senza il quale gli andalusi non possono vivere in estate, così come i galleghi in inverno senza le cime di rapa".
E andiamo dunque a scoprire come si prepara questa delizia dalle origini così antiche, specificando che non esiste una ricetta definitiva, e sono moltissime le eccezioni che confermano la regola.

GAZPACHO ANDALUSO

Ingredienti per 4 persone
800 g. di pomodori tondi maturi
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 peperone verde
1 peperone rosso
150 g. di pane bianco raffermo
1 cucchiaino di peperoncino dolce
mezzo cucchiaino di cumino in polvere
qualche foglia di basilico (aggiunta mia)
sale
mezzo cetriolo
olio evo
aceto di vino bianco
acqua

Procedimento
Mondate bene tutte le verdure, sbucciate i pomodori e privateli dei semi interni, sbucciate il cetriolo, riducete in piccoli pezzi, quindi metteteli in una ciotola e aggiungete l'aceto, l'olio, il sale, il cumino, il peperoncino, il pane privato della crosta, e un po' di acqua. Lasciate marinare per circa 12 ore, o per una notte.  
Trascorso questo tempo, scolate le verdure dalla marinata, e tritatele con un frullatore, quindi filtrate con un colino cinese (o un colino a maglia fine).
Emulsionate la zuppa aggiungendo altro olio, quindi aggiustate di sale e aceto.
Fate freddare in frigo e servite con le verdure che lo compongono (peperoni, cetrioli e pomodori) tagliate a dadini piccoli.





Buonissimo, rinfrescante, perfetto per un pranzo sul mare o una cena in giardino (ma anche in terrazzo e persino in casa, pensate un po'!).
Quando l'avrete assaggiata diventerete tutti andalusi, non potrete più vivere senza!
Bon appétit!!!

domenica 5 luglio 2015

La canicola e il lassi di mango

Buon fine settimana cari lettori accaldati!
Fa caldo, non si parla d'altro, persino i telegiornali non mancano di ricordarci che le temperature in questi giorni hanno raggiunto livelli allarmanti, con tutti i corollari di raccomandazioni per anziani e bambini. Come ogni anno. Ma è estate, è giusto e naturale che sia caldo, suvvia!
Basta adottare piccoli accorgimenti, e soprattutto evitare cibi pesanti e mangiare in piccole quantità bevendo molta acqua, e aspettare la notte per andare in cerca di un po' di frescura nei prati - eh sì, si dorme poco, vero, anche questo è tra gli effetti collaterali elencati dai tg.
In questi giorni i miei fornelli tacciono, il frigo trabocca di pomodori in tutte le loro declinazioni - cuori di bue, canestrini, pachino, datterini, sott'olio -, rucola, lattuga, radicchio, e via con capresi e insalatone con tutto quello che capita a tiro. Ma anche tanta frutta, ovviamente.
Quello che vi propongo oggi è una miscela di yogurt, acqua, spezie e, a volte, la frutta, ovvero il lassi. Il lassi tradizionale ("lassi salato", o semplicemente, "lassi") è una bevanda saporita, talvolta aromatizzata con cumino tostato. Il lassi dolce, tuttavia, contiene zucchero o frutta, al posto delle spezie. Il lassi salato alla menta è molto popolare in Bangladesh.
Nelle religioni dharmiche, lo yogurt addolcito con il miele viene utilizzato durante l'esecuzione di rituali religiosi. Meno comune è il lassi servito con latte e accompagnato da un sottile strato di panna densa. Il lassi è una bevanda molto rinfrescante, e viene per lo più servita durante il  pranzo. Mescolato con un po' di curcuma in polvere, costituisce un efficace rimedio per la gastroenterite. In Pakistan, il lassi salato viene spesso servito con quasi tutti i tipi di pasti, ed è quasi sempre preparato in casa, semplicemente mescolando sale con yogurt e acqua.
Ecco qui una versione dolce del lassi, tra le più popolari in occidente.

LASSI DI MANGO

Ingredienti per 2 persone:
1 mango maturo
200 g. di yogurt al naturale (io yogurt greco, più denso ma meno acido)
mezzo bicchiere di latte scremato (bene anche il latte di riso o altro vegetale)
un cucchiaio di miele d'acacia
2 capsule di cardamomo

Procedimento:
Mondate il mango, tagliatelo a dadini, mettete in un frullatore e azionate fino a ridurre la frutta in purea. Prendete le capsule del cardamomo, incidetele con un coltellino e ricavatene i semi scuri, quindi aggiungeteli nel frullatore insieme agli altri ingredienti (yogurt, miele e latte). Azionate il frullatore a scatti, fino a ottenere una bevanda liscia (se la preferite meno densa, unite un po' di acqua).
Versate nel bicchieri, volendo aggiungete dei cubetti di ghiaccio e qualche foglia di menta, per un effetto più rinfrescante.
Si conserva per un paio di giorni in un contenitore ermetico in frigo.



Dissetante, rinfrescante e salutare. Proprio quello che ci vuole contro la canicola! Una volta provato non potrete più farne a meno!
Bon appétit!!!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...