sabato 18 aprile 2015

Quando il viaggio è nella pancia. Dahl di lenticchie rosse

Buon weekend cari lettori!
Molti di voi conoscono la mia passione smisurata per le spezie, perché, oltre a essere dei veri campioni di sostanze benefiche per l'organismo, conferiscono ai cibi degli aromi più ricchi senza appesantire. Vero è che bisogna saperle dosare ad arte onde evitare che coprano i sapori o che addirittura rendano più difficoltosa la digestione, sortendo quindi l'effetto contrario.
Oggi vi propongo questa ricettina direttamente dall'India e che quindi pullula di ingredienti, ma che in realtà è molto semplice da realizzare. Basta munirsi di tutto il necessario (e i minimarket etnici sono una vera manna) e avere una quarantina di minuti a disposizione per cucinare.
Per la mia versione del dahl, una sorta di zuppetta di cui esistono decine di varianti, mi sono ispirata al blog La Cucina della Capra, ma ognuno può personalizzarla a seconda del proprio gusto.

DAHL DI LENTICCHIE ROSSE

Ingredienti:
1 carota
1 cipolla
1 costa di sedano
1 pomodoro tondo rosso
1 spicchio d'aglio
Una tazza e mezzo di lenticchie rosse decorticate
Brodo vegetale
Il succo di mezzo limone
Olio evo
Mezzo cucchiaino di coriandolo
Mezzo cucchiaino di zenzero
Mezzo cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaino di semi di cumino
2 capsule di cardamomo verde
Mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere
Prezzemolo fresco a piacere

Procedimento:
Mondate la carota, la cipolla ed eliminate i filamenti del sedano, quindi frullateli in un mixer. Fate soffriggere per qualche minuto in una casseruola dai bordi alti con un giro di olio evo, quindi aggiungete il pomodoro precedentemente sbollentato, sbucciato e tagliato a dadini. Quindi aggiungete tutte le spezie e i semi del cardamomo, a fuoco dolce. Quando sentirete la casa inondarsi di un intenso profumo, ecco, è il momento di unire le lenticchie rosse - dopo averle sciacquate, mi raccomando. Fate insaporire per pochi minuti, quindi versate il brodo caldo fino a coprire le lenticchie, mescolate bene e lasciate sobbollire con il coperchio, per almeno 25 minuti, o finché le lenticchie non saranno quasi sfatte. Se dovesse asciugare troppo unite altro brodo. Aggiustate di sale e di consistenza. A cottura ultimata unite il succo di limone che farà da contrappunto ideale alla dolcezza del piatto. Decorate con prezzemolo fresco tritato, a piacere, e accompagnate con del riso basmati bollito,



Straordinario! Potete prepararne un po' di più e consumarlo anche il giorno dopo, come per tutte le zuppe sarà ancora più buono!
Bon appétit!!!

martedì 14 aprile 2015

Madeleines salate al sesamo e curry. La versione salata di Proust

Ben ritrovati cari lettori!
Sono certa che tutti voi conoscete le madeleines, i dolcetti francesi sulle cui origini si narrano vari episodi, ma che devono la loro celebrità definitiva a Proust, che nella sua Recherche racconta di aver mangiato una madeleine e di essere ripiombato nei ricordi della sua infanzia, da cui è scaturita l'opera "Dalla parte di Swann".
"Poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura."
Ecco, senza voler osare un paragone con cotanto maestro, posso modestamente dire che a ogni morso, le madeleines mi riportano alle mie vacanze di bambina in Corsica e in Francia, in cui i miei genitori non facevano mai mancare i pains au chocolat e le madeleines a colazione. Incredibile come certi ricordi dell'infanzia siano indissolubilmente legati a sapori e odori!
L'altro giorno in libreria ho scovato un libriccino delizioso interamente dedicato alle madeleines, e al solito non ho potuto resistere.
La ricetta di oggi è una variante salata ispirata al suddetto ricettario. Con buona pace di Proust e delle leggende!

MADELEINES AL SESAMO E CURRY

Ingredienti per circa 20 madeleines:
3 uova
30 g. di parmigiano reggiano grattugiato
120 g. di farina 00
30 g. di farina di mandorle
2 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di semi di sesamo integrale
1 cucchiaino di curry
1 cucchiaino raso di lievito per torte salate
6 cucchiai di olio di semi di girasole
Sale e pepe nero macinato fresco

Procedimento:
Setacciate la farina col lievito, quindi mescolate con la farina di mandorle. In una ciotola sbattete le uova col parmigiano, aggiungete poi le farine, il cucchiaino di curry, la salsa di soia, l'olio, i semi di sesamo, poco sale e il pepe. Mescolate con una frusta fino a ottenere un composto omogeneo.
Lasciate riposare in frigo per almeno un'ora.
Scaldate il forno a 270°, riempite gli appositi stampini di silicone e infornate  le madeleines per 4 minuti. Abbassate quindi la temperatura a 210° e continuate la cottura per 4/6 minuti. Nel frattempo inizieranno a gonfiarsi e quando saranno dorate saranno pronte. Togliete dal forno, fate raffreddare qualche minuto, sformate e servite tiepide.
Sono ottime come appetizer, o in accompagnamento a un'insalatina primaverile.



Una tira l'altra, fidatevi. Inutile dirvi che si conservano per qualche giorno in un contenitore ermetico di vetro, non dureranno più di un'ora sulla vostra tavola!
Bon appétit!!!

mercoledì 8 aprile 2015

Risotto con carciofi e salmone affumicato profumato all'arancia. Titolo lungo quanto il piacere

Ben ritrovati cari lettori!
E anche il tormentone della Pasqua ce lo siamo tolto, la stagione delle grigliate e dei pranzi in giardino è ufficialmente iniziata, e quindi dobbiamo (continuare a) festeggiare!
Per quanto mi riguarda, qualche giorno fa curiosavo tra i vari menu pasquali che circolavano nel web. E data la mia naturale propensione per i carboidrati, a cui non riesco mai a rinunciare, ho colto l'ispirazione per sperimentare il piatto di cui vado subito a parlarvi.
Beh, le feste sono finite, ma la voglia di mangiare bene non deve mai finire, sia chiaro.
Sotto coi fornelli, andiamo!

RISOTTO CON CARCIOFI E SALMONE AFFUMICATO PROFUMATO ALL'ARANCIA

Ingredienti per 2 persone:

160 g. di riso carnaroli
2 carciofi morelli
1 limone
50 g, di salmone affumicato norvegese
La scorza di un'arancia
1 scalogno
Mezzo cucchiaino di semi di nigella
Mezzo cucchiaino di aneto
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
Brodo vegetale q.b.
Sale q.b.
Olio evo

Preparazione:
Mondate i carciofi e tagliateli a fettine sottili, quindi immergeteli in una ciotola con acqua acidulata per evitare che anneriscano.
In una casseruola dai bordi alti fate soffriggere lo scalogno con poco olio a fuoco dolce, quindi unitevi i carciofi e fate rosolare per qualche minuto, quindi aggiustate di sale ed eventualmente aggiungete qualche goccia d'acqua. Dopo una decina di minuti versate il riso, fatelo tostare e sfumate con il vino bianco. Quando l'alcol sarà evaporato, continuate la normale cottura aggiungendo poco per volta il brodo ben caldo. A fine cottura, dopo circa un quarto d'ora, mantecate con il salmone affumicato tagliato a dadini, l'aneto e grattugiate la scorza d'arancia. Dopo un paio di minuti, facendo attenzione che il risotto non risulti troppo asciutto, impiattate aggiungendo una fetta d'arancia pelata al vivo e cospargendo di semi di nigella.


La semplicità di questo piatto è direttamente proporzionale alla sua bontà! Davvero strepitoso!
Bon appétit!!!

venerdì 3 aprile 2015

Vellutata di zucca per salutare l'inverno

Ben ritrovati a voi!
Ma soprattutto ben ritrovata a me, che ho passato questo ultimo mese in una sorta di delirio lavorativo, tanto che non mi sono proprio accorta di non aver scritto nemmeno una ricetta una.
Beh, nel frattempo è arrivata la primavera, l'ora legale, le belle giornate lunghe, e ora arriva anche la Pasqua con tutti quei bei pranzi en plein air e quelle meravigliose ricette ricche di uova e cioccolata...
Andando come sempre controcorrente, oggi vi propongo una ricetta sulla scia dell'ultima propaggine invernale che ancora ci accompagna sulla tavola. E d'ora in poi avanti con la primavera!


VELLUTATA DI ZUCCA, PORRI E SPECK

Ingredienti per 2 persone:
500 g. di zucca gialla
1 porro
1 patata media
brodo vegetale (preparato con 1l. di acqua, 1 carota, 1 costa di sedano e una cipolla)
un rametto di mirto fresco
1 cucchiaino di curcuma
sale e pepe nero q.b.
olio evo
80 g. di speck tagliato a dadini
yogurt greco

Procedimento:
Mondate la zucca e la patata e tagliatele a dadini. Togliete la parte esterna più spessa del porro e tagliatelo a rondelle, dopodiché fatelo rosolare in un casseruola con un giro d'olio e il rametto di mirto. Aggiungete quindi la patata e la zucca. Fate cuocere e insaporire per qualche minuto, quindi irrorate con il brodo caldo, aggiungete il cucchiaino di curcuma, aggiustate di sale e fate cuocere per una ventina di minuti girando ogni tanto.
Ne frattempo soffriggete in una piccola padella antiaderente i dadini di speck, fino a farli diventare croccanti ma non secchi.
Togliete il rametto di mirto e frullate le verdure con un mixer a immersione, finché non avrete ottenuto un composto liscio e denso. Fate di nuovo bollire per qualche minuto, quindi procedete a impiattare, versando la vellutata in una bella scodella. Aggiungete quindi un cucchiaio di yogurt greco, una generosa manciata di dadini di speck e macinate del pepe fresco, a piacere


I colori sono primaverili, tutto sommato, ma il gusto... ah, quello è decisamente evergreen!
Bon appétit!!!
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