Buon inizio di serata cari lettori!
Oggi ho praticamente trascorso la giornata ai fornelli, presa dal delirio tremens che da ieri mi fa ribollire mani e cervello. In qualche modo mi devo pur sfogare, almeno così riesco pure a far felice un'altra persona (Paolo, of course) oltre a me.
Oggi, tra una meringa, una crema all'arancia e uno sformato di carote (lo so, lo so, poi ve ne parlerò..) sono riuscita a trovare una mezz'oretta per preparare anche il pranzo (applausi, please!). Ci sono momenti in cui, avendo poco tempo a disposizione, ci si rende conto che gli insegnamenti della mamma affiorano alla mente in modo automatico, con una naturalezza insperata. E così, mi è bastato aprire il frigo e... tac, in un angolino c'era un bel pezzo di zucca che ho preso subito. La zucca si presta benissimo per ogni preparazione, non avendo un sapore particolarmente deciso, ma nel risotto trovo dia il meglio di sé. Per cui sotto col risotto, nel segno di mamma e della tradizione!
RISOTTO ALLA ZUCCA
Ingredienti per 2 persone:
400 g. di zucca gialla
1 scalogno (lo preferisco alla cipolla, nei risotti)
olio evo
190 g. di riso Carnaroli
brodo vegetale
noce moscata
sale e pepe
ricotta salata
Procedimento:
Mondate la zucca e riducetela a dadini. In una casseruola dai bordi alti fate rosolare lo scalogno tagliato sottile nell'olio, dopo di che aggiungete la zucca. Cuocete per qualche minuto a fiamma vivace, poi abbassate il fuoco e aggiungete il brodo ben caldo. Fate cuocere per una decina di minuti, poi aggiungete il riso (non lo faccio sfumare con il vino bianco, poiché il vino bianco serve a sgrassare i condimenti grassi e lascia una nota acida che con la zucca a mio avviso stona). Fate cuocere per un quarto d'ora abbondante (o comunque secondo il vostro gradimento) aggiungendo il brodo gradualmente, e per la mantecatura finale usate della noce moscata e della ricotta salata grattugiata al posto del burro e del parmigiano. Ci sta benissimo!
P.S. La leggerezza sia con voi! E poi lo so, preparare un risotto ormai è una cosa da ragazzi. Ma la soddisfazione di poter gustare un risotto fumante è impagabile.
E per restare nella tradizione, stavolta in omaggio al mio papà, vi suggerisco di assaporare questo piatto con il sottofondo del White Album dei Beatles. Bon appetit!!!
"Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com'è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene." (B. Yoshimoto, "Kitchen", Feltrinelli, 1993)
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Ciao sara è stato un piacere vederti da me ora ti seguo anch'io un bacio ciao
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