Buon pomeriggio cari lettori della domenica!
Il sole primaverile di ieri è già un bel ricordo che ha lasciato spazio a una giornata uggiosa.
E proprio sulle note di "Una giornata uggiosa" di Battisti, in versione rivisitata dalla Bandabardò, vi vado a raccontare come ho preparato il Galatobureko, un dolce greco, leggermente modificato.
GALATOBUREKO RIVISITATO
Ingredienti:
150 g. di burro
150 g. di zucchero bianco
3 uova
70 g. di semolino
80 g. di mandorle in polvere
il succo di 2 arance + la scorza grattugiata
Per lo sciroppo:
50 ml. di acqua
125 g. di zucchero di canna
un pizzico di cannella
il succo di un limone + la scorza
Procedimento:
Sbattete il burro ammorbidito in una terrina con lo zucchero fino a ottenere un composto leggero e spumoso. Aggiungete i tuorli, il semolino, le mandorle in polvere, la scorza e il succo d'arancia e mescolate bene.
Montate gli albumi a neve ferma e incorporateli delicatamente al composto. Versate in una tortiera e infornate a 180° per un'oretta, finché la superificie non sarà ben dorata.
Per lo sciroppo, in un tegamino fate sciogliere lo zucchero di canna con l'acqua e la cannella, mescolando finché lo zucchero non sarà sciolto. Fate bollire il caramello per 4 minuti, fiché sarà scuro e denso. A questo punto togliete dal fuoco e aggiungete il succo e la scorza del limone e cospargetelo sulla torta ancora calda precedentemente bucherellata con uno stecchino. Lasciate raffreddare e servite.
La ricetta originale prevederebbe una base di pasta fillo che contenga la torta a mo' di scrigno, io ho deciso di non metterla, anche se adoro la pasta fillo!
Bon appétit!!!
quanto deve essere buono questo dolce! non lo conoscevo per niente. Prendo nota..... un caro saluto ELY
RispondiEliminaChe buono! Ho una ricetta simile, fatta ormai qualche anno fa... mi era piaciuto tanto. Non l'ho più rifatta perché ora, tendenzialmente, cerco di fare dolci un po' meno ricchi di uova e burro (a meno che non abbia ospiti; allora lì mi sbizzarrisco, tanto ci sono loro a "spazzolare"). Anche la mia non prevedeva pasta fillo, non sapevo che in quella originale ci fosse e neanche che avesse un nome così strano (ho letto addirittura "gelato" ed ho pensato che fosse un gelato di tua invenzione!)
RispondiEliminaCiao, instancabile Sara... non manchi mai di darci una bella ricettina... a presto
P.s. dimenticavo: nel cambio (informazioni su Firenze/idem blog) ho tutto da guadagnarci! Ci sto!
RispondiEliminaparece muy bueno me gustan los ingredientes intentare hacerlo con algunos cambios
RispondiEliminaSembra davvero molto buono.... Il cibo greco mi affascina molto.... Ne conservo un bel ricordo.... :) ..era tutto "aglioso" e "cipolloso" :) ed io ne vado matta; mentre i dolci avevano un sapore diverso da quelli Italiani...
RispondiEliminaBrava Sara :)
mai sentito nominare questo dolce, ma gli ingredienti mi piacciono.....me lo segno!
RispondiEliminati lascio il link ad un nuovo evento...
http://www.giallozafferano.it/Vinitaly-venezia-nel-piatto.html